La Storia della Pinsa Romana: dalle antiche origini alle differenze con la pizza

Ripercorriamo le tappe della storia della pinsa romana.
La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo per la sua ricchezza, varietà e sapore. Tra i piatti più amati e conosciuti, la pizza domina indiscutibilmente. Tuttavia, esiste un altro piatto, meno noto ma altrettanto delizioso, che ha radici profonde nella tradizione culinaria romana: la pinsa.
Scopriamo insieme la storia della pinsa romana e le sue principali differenze rispetto alla pizza.
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Origini e storia della Pinsa romana
La pinsa trae le sue origini dall’antica Roma. Il termine “pinsa” deriva dal latino “pinsere”, che significa “allungare” o “stendere”, un riferimento diretto alla forma allungata e schiacciata della focaccia.
Il piatto era realizzato con una miscela di cereali come orzo, avena e miglio, successivamente mescolati con sale e acqua. Una volta ottenuto un impasto, veniva schiacciato e cotto su pietre calde o teglie di terracotta.
Gli antichi romani consumavano la pinsa come cibo quotidiano, spesso accompagnandola con erbe, olive e altri ingredienti locali. Era considerata un alimento base, particolarmente apprezzato dai soldati romani durante le lunghe campagne militari per la sua semplicità di preparazione e conservazione.
Differenze tra Pinsa e Pizza

Sebbene la pinsa e la pizza possano sembrare simili a prima vista, esistono alcune differenze fondamentali tra le due:
Ingredienti dell’impasto: Mentre la pizza tradizionale è realizzata principalmente con farina di grano, acqua, lievito e sale, la pinsa romana utilizza una combinazione di diverse farine, tra cui soia, grano e riso. Questa miscela conferisce alla pinsa una consistenza leggera e croccante.
Inoltre, l’impasto richiede un maggior apporto di acqua (circa l’80% di acqua) e meno lievito madre.
Forma: La pinsa ha una forma ovale o rettangolare, a differenza della pizza che è generalmente rotonda.
Consistenza: Grazie alla sua particolare miscela di farine e a un processo di lievitazione più lungo, la pinsa ha una crosta esterna croccante e un interno morbido e arioso, diversamente dalla pizza che può avere una base più densa e uniforme.
Storia: Come già menzionato, la pinsa ha origini antiche e risale all’epoca romana, mentre la pizza, nella sua forma moderna, ha iniziato a guadagnare popolarità a Napoli nel XVIII secolo.
Storia della Pinsa Romana
Con l’avvento del Cristianesimo e la caduta dell’Impero Romano, la pinsa ha iniziato a perdere la sua popolarità, sostituita da altri tipi di pane e focacce. Tuttavia, nel XX secolo, la pinsa ha iniziato a riacquistare popolarità, in particolare nei quartieri di Roma.
Negli anni ’80 e ’90, diversi panifici e pizzerie romane hanno iniziato a riscoprire e rivitalizzare questa antica ricetta, offrendo una versione moderna della pinsa, arricchita con ingredienti contemporanei e tecniche di cottura avanzate.
Oggi, la pinsa romana è celebrata come una prelibatezza unica, offrendo una deliziosa alternativa alla pizza tradizionale. Molti ristoranti e pizzerie in Italia e all’estero ora offrono la pinsa nel loro menu, attirando sia locali che turisti desiderosi di assaporare un pezzo di storia culinaria romana.
In conclusione, la pinsa romana è un tesoro culinario che racchiude secoli di storia e tradizione. Sebbene possa condividere alcune somiglianze con la pizza, la sua unica composizione, forma e sapore la rendono unica.
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